Approccio all'alimentazione di tipo non-prescrittivo basato sulla consapevolezza.
Come costruire un rapporto sereno con il cibo e con il corpo attraverso un approccio all'alimentazione di tipo non-prescrittivo basato sulla consapevolezza.
Nei mesi scorsi mi avete sentito parlare più volte (nonostante non ci sia stato un vero e proprio lancio dei nuovi servizi) dei miei Percorsi senza dieta, nei quali accompagno con successo tante persone desiderose di riappropriarsi di uno stato di piena felicità e benessere.
Durante questi cammini di educazione e consapevolezza i miei pazienti traggono un importante e autentico beneficio da un miglioramento del proprio stile di vita e delle abitudini sia alimentari che motorie, fino a raggiungere una piena autonomia e capacità di autogestirsi efficacemente.
L'approccio di tipo non-prescrittivo, infatti, non prevedendo uno schema dietetico, risulta essere un metodo più flessibile e sostenibile rispetto all'approccio tradizionale, é maggiormente rispettoso e inclusivo, non si basa sul peso, e pone i bisogni, i valori e le risorse della persona al centro del percorso stesso.
Una cosa che mi piace sottolineare è che questo tipo di approccio mette me (come terapeuta) e il paziente sullo stesso piano relazionale; rendendo la persona consapevole di se stessa e di cosa sia giusto per lei mangiare, senza creare tabù o demonizzazioni; inoltre agevola il raggiungimento di un buon equilibrio psico-fisico perché si lavora sulle abitudini e sui comportamenti.
Tuttavia, dietro l'atto del mangiare non c'è solo un corpo che deve essere nutrito ma ci sono anche sentimenti, pensieri ed emozioni. Ecco perché è molto più utile guidare la persona a una migliore conoscenza di sé, dei propri bisogni, dei propri fisiologici segnali di fame e sazietà, delle proprie emozioni e non solo dei corretti concetti di scienza dell'alimentazione.
Va detto anche che questo tipo di approccio non-prescrittivo necessita di una piena partecipazione attiva del paziente, che deve investire tempo ed energie nel percorso (che richiede incontri ravvicinati ed un lavoro interattivo settimanale), in quanto non è un metodo che fornisce soluzioni preconfezionate ma che, al contrario, richiede al paziente di ottenerle da sé impegnandosi in prima persona settimana dopo settimana.
Ma se vuoi saperne di più ti lascio qui sotto il link diretto ai due percorsi principali: Percorso di Educazione Alimentare Percorso di Alimentazione Consapevole
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